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TORINO. Crisi: il figlio dell'ambulante, "tragica fatalità"

TORINO. Crisi:  il figlio dell'ambulante, "tragica fatalità"

scontri a Torino

"Una tragica fatalità": Stefano, 22 anni, commenta così la morte del papà, Giuseppe De Cesare, l'ambulante di 49 anni colpito da infarto la scorsa notte, durante gli scontri ai mercati generali di Torino. Il giovane, che ha due fratelli piccoli e lavora con il padre al banco di ortofrutta della famiglia, è stato il primo della famiglia ad accorrere sul luogo della tragedia.

"Papà era un gran lavoratore - sottolinea il ragazzo - e ci mancherà tanto. Non credo, però, che le persone con cui ha discusso siano responsabili della sua morte. Non ce l'ho con loro, è stata soltanto una fatalità".

La vittima viveva con la famiglia a Givoletto e gestiva il banco, al mercato torinese di corso Cincinnati, che gli era stato lasciato in eredità dal papà. "Siamo una famiglia storica di mercatali - racconta la sorella della vittima, Barbara - ci conoscono un po' dappertutto".

Questa notte l'ambulante sarà commemorato dai colleghi, ai mercati generali di Torino, con un minuto di silenzio.

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