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TORINO. Caso Maddalena-Romiti, Giraudo querela l'ex capo legale della Fiat

TORINO. Caso Maddalena-Romiti, Giraudo querela l'ex capo legale della Fiat

Marcello Maddalena

Nuovo capitolo nella querelle legale tra l'ex amministratore delegato della Fiat, Cesare Romiti, e il procuratore generale di Torino, Marcello Maddalena.

Antonio Giraudo, per molti anni manager di rilievo del Gruppo torinese, ha querelato per diffamazione Ezio Gandini. L'ex responsabile dell'ufficio legale Fiat lo accusa di essere stato la talpa della magistratura torinese, a metà anni '90, nell'inchiesta per tangenti sulla Fiat.

Il processo è quello che si sta svolgendo a Milano e che vede imputati Romiti e un giornalista di Libero, Davide Giacalone.

Sono accusati di aver diffamato Maddalena.

All'ex ad Fiat viene contestato di aver raccontato, nel libro-intervista 'Storia del capitalismo italiano', di un colloquio di Gandini con Maddalena, nel quale il pm gli avrebbe rivelato che le indagini per le tangenti sulla Fiat ricevevano notizie dall'interno del Gruppo. E, in particolare, dall'entourage di Umberto Agnelli.

"Chiesi a Maddalena se a fare uscire notizie, nell'entourage di Umberto Agnelli, fosse Galateri, che sapevo essere stato compagno di scuola del pm Sandrelli, titolare dell'indagine, ma Maddalena disse 'no, no'", ha sostenuto l'ex capo ufficio legale Fiat nell'udienza dello scorso luglio. "Gli chiesi allora se fosse Giraudo - ha proseguito - e Maddalena rimase zitto".

Circostanza che lo stesso procuratore generale del capoluogo piemontese nega.

Anche per Giraudo, assistito dall'avvocato Michele Galasso, queste affermazioni sono "totalmente false", oltre che "gravemente offensive". "Non ho mai neppure concepito di poter fornire informazioni anonime contro la società per la quale lavoravo", sostiene l'ex manager di Fiat e Juventus, che nega di "avere mai fatto soffiate anonime alla Procura".

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