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TORINO. Centrale del Latte d'Italia: in calo ricavi, risultato negativo

Fatturato consolidato che raggiunge 175,1 mln di euro (- 2,9% rispetto al 2018), risultato operativo lordo pari a 6,5 mln (3,7% sul valore della produzione) contro 7,7 mln di euro del 2018 (-15,1%), risultato netto consolidato dopo le imposte e dopo l'iscrizione di imposte anticipate per 551 mila, negativo per 6,5 mln di euro rispetto al risultato netto di 398 mila dell'esercizio 2018. Chiude così il 2019 per la Centrale del Latte d'Italia, società quotata al segmento Star di Borsa Italiana dal 2001. Il bilancio consolidato, approvato dal cda, verrà sottoposto all'assemblea degli azionisti il 29 aprile. Proposta delega al cda per l'aumento di capitale fino a 30 mln di euro in 5 anni per rafforzare il patrimonio aziendale e proseguire nella crescita. Il piano industriale 2020-2022 prevede ritorno in utile nell'esercizio 2021, con obiettivo 5,5 mln di euro e fatturato a 187 mln di euro nel 2022. Nel 2019 il Gruppo ha rafforzato la posizione di mercato confermandosi terzo polo italiano del latte, pur in presenza di forti incertezze sul piano politico ed economico che hanno portato la materia prima latte ad un costo straordinario per tutto il 2019, con impatto negativo sul risultato aziendale.In Piemonte - Valle d'Aosta, Toscana, Liguria e Veneto, mantiene una posizione di leadership con quote di mercato nelle quattro regioni pari al 28,8% nel settore latte fresco ed Esl (Extended Shelf-Life) e del 14,6% nel settore latte a lunga conservazione (Uhh).
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