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TORINO. Smog: Lombardia accusa governo, promesse non mantenute

TORINO. Smog: Lombardia accusa governo, promesse non mantenute
Tra ordinanze di blocchi del traffico e contrordini, inasprimento dei divieti e sospensioni, lo smog, oltre a creare allarmi - oggi le nebbie in pianura padana hanno favorito la concentrazione delle micropolveri - riaccende le polemiche politiche. Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana accusa il governo nazionale di non rispettato gli impegni previsti dal protocollo firmato lo scorso giugno: "Il Governo - dice il governatore - si impegnava a svolgere attività e garantire risorse economiche per cercare di combattere l'inquinamento. Da allora a oggi non ha svolto alcun tipo di attività e non ha versato neppure un euro". Sui provvedimenti antismog 'litigano' la sindaca di Torino e e l'assessore all'Ambiente della Lombardia. Chiara Appendino dopo l'annuncio del primo stop ai veicoli diesel euro 5 aveva difeso l'utilità del divieto: "In città - il suo intervento sui social - la responsabilità dei trasporti è per l'85% dei trasporti". Una lettura contestata dall'assessore lombardo Raffaele Cattaneo. "Contro la mobilità c'è un accanimento confermato dai numeri. I dati ci dicono che dalla mobilità deriva solo circa un quarto dell'inquinamento dell'aria e di quel quarto la metà è data dal consumo degli pneumatici e dalle frenate, non dalle emissioni". Secca la replica del consigliere M5s, Massimo de Rosa: "Quello dell'assessore Cattaneo è un tentativo di scaricabarile imbarazzante. Se la Lombardia soffoca sono lui e tutti coloro i quali la governano da oltre vent'anni a doverne rispondere ai lombardi, non il ministero dell'Ambiente". Cattaneo "esclude" che anche in Lombardia possa essere applicato il blocco degli Euro 5 "anche se ha senso - precisa - limitare i veicoli più vecchi e più inquinanti". Quei divieti sono stati in vigore oggi a Torino, con una quarantina di multe ai trasgressori, ma sono già stati sospesi. Non per il miglioramento della qualità dell'aria: il 'semaforo rosso' dei provvedimenti antismog viene spento solo perché domani è in programma uno sciopero del trasporto pubblico locale. Circolazione libera, quindi, domani, nel capoluogo piemontese, dove in mattinata verranno decisi i nuovi provvedimenti in vigore da venerdì. Le misure temporanee anti smog sono revocate, in questo caso sulla base dei dati delle micropolveri, nelle province di Lodi (dove era applicato il primo livello dei provvedimenti) e Cremona (secondo livello). I divieti restano invece attivi nelle province di Milano e Mantova. Oggi blocchi sospesi in tutta la Lombardia per lo sciopero regionale del trasporto ferroviario. Anche domani il meteo in molte regioni del nord sarà caratterizzato da assenze di venti e nebbie, un po' meglio dovrebbe andare venerdì, con qualche nuvola ma scarsa probabilità di precipitazioni. I blocchi del traffico non soddisfano comunque gli ambientalisti di Greenpeace: "Sono utili a gestire l'emergenza, il settore dei trasporti va rivoluzionato al più presto, tuttavia sono urgenti anche interventi in altri settori, come gli allevamenti intensivi, responsabili dello smog più dell'industria e più di moto e auto. Le misure prese in questi giorni dalle Regioni sono palliativi se non si affronta la questione in modo organico". Claudia Porchietto (Fi) "L'allarme che ha lanciato Legambiente sullo smog nelle città italiane, prima fra tutte Torino, va ascoltato per trovare però soluzioni valide". Lo afferma la deputata di Forza Italia Claudia Porchietto. "Le famose domeniche ecologiche, il blocco delle auto ora anche Diesel euro 5, o come avviene nel capoluogo piemontese l'attivazione della ztl solo per il 9% dell'arco temporale settimanale - dice Porchietto - secondo il Rapporto Rota non porta i risultati sperati. Questo perché non ci sono controlli sufficienti per monitorare i veicoli che dovrebbero rimanere fermi. Questi stop hanno ridotto davvero di poco il traffico: tra il 2018 e 2019 la diminuzione è stata solo dello 0,3%". "Le amministrazioni - aggiunge - dovrebbero sanzionare anche l'errato uso di condizionatori, stufe e caldaie autonome, che a Torino sono responsabili del 39% dell'alterazione dell'aria". "Ritengo urgente - rimarca - avanzare proposte alternative e prendere spunto da altre città europee: penso a Lione, Monaco e Vienna dove è in programma il rinnovo dei sistemi di ventilazione e riscaldamento e l'uso di navette elettriche senza conducente. E ritengo una buona proposta quella del coordinatore di Forza Italia a Torino, Andrea Fluttero, che vorrebbe togliere le tasse sull'ene
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