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DOMODOSSOLA. Migranti: sindaco Domodossola si difende, non sono razzista

DOMODOSSOLA. Migranti: sindaco Domodossola si difende, non sono razzista
"Alle elezioni gli italiani vi hanno spiegato col voto come la pensano sull'immigrazione e anche a Domodossola il voto ha approvato la mia linea. Io non sono razzista". Il sindaco di Domodossola, Lucio Pizzi, difende così la sua proposta di individuare nei locali dell'Asl stanze separate per i vaccini dei bambini da quella dei migranti. "Ho parlato con il direttore generale dell'Asl, Angelo Penna, e anche lui dice che le sedute per le vaccinazioni devono essere differenziate - sostiene il primo cittadino - perché non ci sia coincidenza tra vaccinazioni pediatriche e quelle per adulti e richiedenti asilo". Riferendosi alle lamentele dei cittadini, che avevano segnalato il caso vaccinazioni, il sindaco aggiunge: "La gente è stufa di vedere i richiedenti asilo passare davanti a tutti, non pagare i ticket e avere tutto gratuito. Richiedenti asilo che hanno il fisico da bodybuilder. Chiediamoci perché a Domodossola non abbiamo una sola famiglia ospite. Magari una famiglia siriana? Tutti palestrati...".
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