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TORINO. Frustavano i figli e li legavano, chiesta condanna genitori

TORINO. Frustavano i figli e li legavano, chiesta condanna genitori

Tribunale di Torino (foto archivio)

Cinque anni di reclusione per il padre e tre anni e sei mesi per la madre: sono le condanne che il pm Dionigi Tibone ha chiesto, oggi a Torino, per due genitori egiziani finiti alla sbarra per maltrattamenti sui figli. Sono accusati di averli sottoposti a punizioni corporali di eccessiva violenza, di averli frustarli con il filo elettrico sulle mani e sotto le punte dei piedi, di averli legati alla sedie, di averli costretti a frequentare la scuola araba e a portare il velo. I ragazzini, tra i 10 e i 18 anni all'epoca dei fatti, sono stati affidati a una comunità. "E' lodevole cercare di mantenere la lingua e la cultura del Paese d'origine - ha detto in aula il pm - C'è il fine educativo e c'è la matrice culturale. Ma la discriminante culturale non ha spazio in questo caso. La tutela del fanciullo non si discute". I genitori (37 anni lei e 44 anni lui), difesi dall'avvocato Guido Savio, hanno negato ogni accusa. "Noi vivevamo in sette in pochi metri quadrati - ha detto la madre in lacrime -. Eravamo disperati. Nessuno ci ha mai aiutato. I servizi sociali hanno rovinato una famiglia che viveva bene".
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