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CRESCENTINO. Mossi e Ghisolfi: accolto concordato per attività italiane

CRESCENTINO. Mossi e Ghisolfi: accolto concordato per attività italiane
Il Tribunale di Alessandria ha ammesso le società del Gruppo Mossi Ghisolfi che ne avevano fatto richiesta alla procedura di concordato preventivo. Lo rende noto l'azienda sul proprio sito internet. Il Tribunale - si legge - ha concesso il termine massimo di 120 giorni per il deposito della proposta e del piano, a decorrere dal 26 ottobre, ad eccezione per IBP srl per la quale ha concesso il termine di 60 giorni. Ad innescare la crisi del gruppo chimico, uno dei principali operatori mondiali della produzione di Pet e di impianti per la lavorazione delle materie plastiche, sono stati i ritardi nel maxi investimento per l'impianto in Texas, con i costi lievitati da un miliardo a oltre due miliardi. Per le attività italiane, 700 dipendenti tra gli impianti produttivi di Crescentino (Vercelli) e Tortona (Alessandria) e circa 500 milioni di euro di debiti, vuol dire assicurare la continuita' aziendale, lasciando aperte varie strade: dall'accordo con i creditori per la ristrutturazione del debito all'ingresso di nuovi partner.
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