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TORINO. Thyssen: madre vittima, gli assassini non meritano sconti

TORINO. Thyssen: madre vittima, gli assassini non meritano sconti
"Le pene sono basse, almeno che non ci siano sconti per gli assassini. Avrebbero dovuto dare loro l'ergastolo, prendere la chiave della cella e buttarla via". Graziella Rodinó, la mamma di Rosario, 26 anni, uno dei sette operai italiani morti dieci anni fa nel rogo della ThyssenKrupp, commenta così la decisione della Cassazione di respingere i ricorsi straordinari presentati da quattro ex dirigenti dell'acciaieria contro il verdetto emesso dalla stessa Suprema Corte il 13 maggio 2016. "Ora - continua Graziella - speriamo che la Germania si sbrighi a rendere esecutiva la sentenza. Non vogliamo aspettare altri dieci anni".
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