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TORINO. Carceri: suicida detenuto di origini sinti

TORINO. Carceri: suicida detenuto di origini sinti

Carcere Vallette a Torino

Un detenuto nel carcere delle Vallette, a Torino, si è tolto la vita stamani impiccandosi con un lenzuolo alla grata del bagno della cella. Si tratta di un uomo di 37 anni, di origini sinti. Era recluso nel padiglione C. Il fine pena era fissato nel 2019. "E' il 39/o suicidio in un carcere dall'inizio dell'anno - commenta Leo Beneduci, segretario generale del sindacato Osapp - e le cause, inutile negarlo, sono legate ad una carenza nell'organico del personale di Polizia penitenziaria che a Torino è pari a circa 200 unità su 1080 unità previste, equivalente ad oltre il 20%". "Pretendere come il ministro Orlando o il Capo dell'Amministrazione penitenziaria Consolo - afferma Beneduci - che gli appartenenti al Corpo, con sempre meno unità e con una età media procapite nel personale di oltre 46 anni, continuino a svolgere le accresciute incombenze legate all'attuale sistema penitenziario, appare almeno da incoscienti". "Ribadiamo - conclude - la proposta di avviare una commissione parlamentare di inchiesta che indaghi sulle condizioni di vita e di lavoro nelle attuali carceri italiane e individui le stringenti responsabilità del caso".
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