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TORINO. Travolge moto: funerali ragazza, "era un inno a felicità"

TORINO. Travolge moto: funerali ragazza, "era un inno a felicità"

chiesa di Santa Maria della Scala a Moncalieri

Centinaia di parenti e amici si sono raccolti oggi, nella chiesa di Santa Maria della Scala a Moncalieri, per dare l'ultimo saluto a Elisa Ferrero, la 27enne morta domenica scorsa, travolta sulla statale a Condove (Torino) da un furgone, mentre viaggiava sulla moto guidata dal fidanzato Matteo Penna. L'incidente è stato provocato da un artigiano di Nichelino, Maurizio De Giulio, 50 anni, ora in carcere con l'accusa di omicidio volontario, che ha lanciato il suo furgone all'inseguimento della moto dopo una lite per una precedenza stradale non data. "La follia sembra diventare normalità quando spezza la vita altrui", ha detto il parroco, don Paolo Comba. Che, "con travaglio" ha riservato anche a De Giulio. "Preghiamo perché attraverso una giusta pena espiatoria prenda consapevolezza del terribile male che ha compiuto sino ad arrivare a chiedere perdono a Dio e alle famiglie che ha colpito". La vita di Elisa, ricorda padre Comba, "era un inno alla felicità. Desiderava vivere tutto intensamente: la famiglia, lo studio, i progetti per il futuro. Ma ora non è tutto finito: ora tutto rifiorisce. Quel desiderio di felicità che Elisa portava nel cuore coincide non con la tragica fine della vita ma con l'eternità di Dio".
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