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TORINO. Tenta inquinare prove dai domiciliari, imprenditore in cella

TORINO. Tenta inquinare prove dai domiciliari, imprenditore in cella
E' finito in carcere l'imprenditore edile ai domiciliari da alcune settimane per il fallimento dell'impresa di cui era amministratore di fatto. L'uomo, 50 anni, non ha rispetto le prescrizioni che gli erano state imposte dal Giudice. Nonostante il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione e di avere rapporti con persone diverse dai conviventi, ha intrattenuto conversazioni telefoniche con altre persone, ha ricevuto visite di conoscenti e si è allontanato dall'abitazione dove stava scontando i domiciliari. Questo comportamento ha generato il concreto convincimento degli inquirenti che l'imprenditore stesse cercando di inquinare le prove a suo carico. L'uomo era finito ai domiciliari nell'ambito di una indagine della guardia di finanza, coordinata dal sostituto procuratore Valerio Longi, perché in concorso con tre prestanome è accusato di avere distratto beni e disponibilità finanziarie dal patrimonio societario per circa 1,7 milioni di euro.
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