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TORINO. Delitto Caccia: difensori, "annullare anche il secondo processo"

TORINO. Delitto Caccia: difensori, "annullare anche il secondo processo"

Annullare anche il secondo processo a Rocco Schirripa, il panettiere accusato di essere l'esecutore dell'omicidio nel 1983 del procuratore di Torino Bruno Caccia: è la richiesta che intendono presentare i difensori Mauro Anetrini e Basilio Foti. Il processo dovrebbe iniziare il 10 febbraio, ma i due legali "chiedono alla corte d'appello di Milano di prendere atto della lesione del principio di imparzialità del giudice per sollevare la questione della nullità del decreto di giudizio immediato". 

La tesi degli avvocati è questa: il gip sapeva che dai primi giorni di dicembre è iscritto nel registro degli indagati a Milano il nome di un presunto concorrente materiale dell'omicidio. Il nome dell'uomo è emerso dalle dichiarazioni di un nuovo collaboratore di giustizia.

Secondo i difensori di Schirripa queste dichiarazioni erano note non solo al pm Marcello Tatangelo, ma anche al gip, che pur essendone a conoscenza non le ha inserite nella nuova ordinanza.

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