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17 Novembre 2016 - 15:20
Se i giudici giustificano comportamenti "violenti, antidemocratici e antilibertari" c'è il rischio di "avvicinarsi pericolosamente ai livelli delle Farc".
Lo ha detto il pg Francesco Saluzzo in Corte d'appello a Torino durante il maxi processo ai No Tav nel ribadire le richieste di condanna.
Il magistrato, dopo avere affermato che "la lotta del movimento contro il Tav può avere valenza sociale ma deve svolgersi nel perimetro della legge", ha parlato dell'esistenza di "frange e gruppuscoli che hanno fatto della violenza un sistema che gira per l'Italia e l'Europa ma non ha nulla a che vedere con le legittime manifestazioni di protesta".
I 47 imputati del maxi processo rispondono degli scontri del 2012 in Valle di Susa. Rispetto alle sue prime richieste (circa 180 anni di carcere in tutto) il pg ha proposto una leggera riduzione per alcune posizioni.
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