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TORINO. Comuni: Mappano, allarme Api sui costi per le imprese

"La creazione del nuovo Comune di Mappano rischia di essere un passo costosissimo e inutile per le imprese e per i cittadini. Ci chiediamo chi pagherà tutto questo". Così Roberto Cotterchio, vicepresidente di Api Torino, commenta gli ultimi sviluppi della vicenda che riguarda la separazione di Mappano da Caselle Torinese. Il Comune di Settimo ha infatti rinunciato al ricorso al Tar e ora la prefettura di Torino nominerà il commissario che traghetterà Mappano alle prime elezioni amministrative. "Api Torino non entra nel merito della legittimità del nuovo Comune, tenendo conto che c'è stato un referendum - afferma - ma solleviamo un forte allarme sui costi. Non vorremmo che oltre a quelli derivanti dal passaggio da un Comune all'altro, si prospettino anche altri oneri". L'Api spiega che nell'area del nuovo Comune saranno presenti circa 600 aziende, una ogni 10 abitanti. Le aziende dovranno affrontare costi per cambi statutari e societari, volture automobilistiche, permessi, materiali per la normale gestione aziendale, indicazioni sugli imballaggi e sulle confezioni. "Il nuovo Comune - spiega Cotterchio - dovrà dotarsi di un nuovo piano regolatore: le aziende che hanno finalizzato degli investimenti pluriennali per ampliamenti come faranno? Dal punto di vista fiscale, inoltre, c'è da chiedersi quali livelli assumerà l'imposizione locale tenendo conto che il nuovo Comune partirà con un bilancio in rosso. In passato abbiamo effettuato stime dei costi che davano risultati pesanti. Adesso aggiorneremo i calcoli coinvolgendo le altre associazioni datoriali. Fatto tutto questo, in tempi brevi chiederemo conto alla Regione Piemonte della situazione".
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