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19 Settembre 2016 - 19:05
sanità
La Giunta regionale del Piemonte ha approvato la delibera proposta dagli assessori alla Sanità, Antonio Saitta, e alle Politiche sociali, Augusto Ferrari, per la revisione dei servizi residenziali per la psichiatria.
Riguarda tremila pazienti collocati in varie strutture, sul totale dei 50 mila che in Piemonte sono in carico ai servizi di salute mentale.
"Ci saranno tre anni di tempo - spiega Saitta - per dare attuazione alla delibera. Nascerà un tavolo di monitoraggio composto dai soggetti interessati che ne verificheranno le fase di entrata in vigore graduale, e ci sarà la stretta collaborazione degli enti gestori nella risocializzazione".
"Dal 2009 - aggiunge - la residenzialità psichiatrica non era più stata governata e le inchieste della Corte dei Conti imponevano alla Regione di normare i soggetti non accreditati.
Inoltre sentivamo l'esigenza di verificare l'appropriatezza delle cure per tutti i tremila pazienti, anche perché il 39% risulta non sempre accolto nel luogo più idoneo alle sue esigenze di cura".
"Per le famiglie e per i Comuni - rimarca - non ci sarà alcun cambiamento e non dovranno pagare nulla. La Regione ha già deliberato in assestamento 20 milioni all'anno fino al 2018 di risorse proprie per continuare a coprire il fabbisogno della residenzialità psichiatrica come avvenuto finora".
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