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19 Settembre 2016 - 18:41
Mauro Laus
Per sollecitare i cittadini a fare più attività fisica serve un intervento normativo e fiscale: ne è convinto il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Mauro Laus, che lo ha ribadito oggi in una riunione del Consiglio degli Stati Generali dello Sport, da lui presieduti.
Il primo passo, una bozza di proposta di legge elaborata dai consiglieri Domenico Ravetti (Pd), Daniele Valle (Pd), e Gian Luca Vignale (Fi), è pronta. Quando diventerà legge, i medici di base potranno prescrivere l'attività fisica, che dovrà essere svolta presso palestre accreditate dalle Asl. Sul punto concorda anche l'assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, che intende agire con "una forte sollecitazione sui medici, attraverso gli obiettivi che saranno dati ai direttori generali delle Asl".
Quanto alla leva fiscale, i mezzi per attivarla sono allo studio. Si potrebbe perfino arrivare a introdurre una sorta di ticket sanitario, con l'ente pubblico che si accolla parte della spesa.
"Lo sport - ha rimarcato Laus - è attività che significa salute e benessere, da sola in grado di far risparmiare alle casse dello Stato un miliardo e mezzo di euro l'anno" grazie all'effetto di prevenzione su molte patologie, a partire da quelle cardiovascolari e dai tumori.
"Avviando il dibattito su questi temi - prosegue - ho aperto la strada a una risposta normativa e fiscale. Tutti gli stili di vita in campo sanitario sono stati storicamente cambiati da intermenti normativi, si pensi alle vaccinazioni. Ora è necessario intervenire nello stesso modo".
"Ci sono farmaci - ha spiegato Saitta - che potrebbero essere prescritti in misura molto minore se le persone facessero movimento. Si tratta di quelli contro l'ipertensione, quelli per abbassare il colesterolo cattivo, e gli antidepressivi. Abbiamo visto che in Provincia di Cuneo, dove ci sono medici molto attenti e il profilo socioeconomico dei cittadini è tale che loro stessi sono molto attenti al proprio stile di vita, questi farmaci sono prescritti in misura 5-6 volte inferiore. Porre ai direttori generali delle Asl l'obiettivo di abbassare le prescrizioni per queste tipologie di farmaci potrebbe essere un modo per spingere le persone a prendersi cura della propria salute anche attraverso lo sport".
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