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TORINO. Manifestarono a favore dei curdi, obbligo di firma per 11 antagonisti

TORINO. Manifestarono a favore dei curdi, obbligo di firma per 11 antagonisti

Obbligo di firma per undici antagonisti che nel settembre 2015, all'aeroporto di Torino Caselle, diedero vita a una manifestazione di protesta contro la compagnia aerea Turkish Airlines in segno di solidarietà, secondo quanto dichiarato dagli organizzatori, con il popolo curdo. Le misure cautelari sono state disposte dal gip di Torino, su richiesta del pm Antonio Rinaudo, e sono state notificate questa mattina dalla polizia. Agli indagati, residenti a Torino, in Valle di Susa e in provincia di Cuneo, viene contestato il reato di violenza privata. 

Non hanno risparmiato alcuni partecipanti al funerale del fratello di un avvocato torinese, persona molto conosciuta all'interno dei movimenti sociali, i controlli svolti oggi dalla polizia in occasione dell'inchiesta della procura di Torino sulla protesta dello scorso anno all'aeroporto di Torino Caselle. Lo denuncia uno dei presenti, l'avvocato Gianluca Vitale, secondo cui "l'iniziativa è di cattivo gusto ai confini dell'indecenza".

La cerimonia si svolgeva nel tempio crematorio di Piscina.

"Non c'era nessun bisogno - dice Vitale - di arrivare a questo.

Le persone interessate dai provvedimenti erano tutte rintracciabili agevolmente in altri modi. Questo gesto è indice di una volontà puramente repressiva. Ma almeno il dolore andrebbe rispettato".

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