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TORINO. Fonsai: difesa Ligresti, assolvete perché manca il dolo

TORINO. Fonsai: difesa Ligresti, assolvete perché manca il dolo

Salvatore Ligresti

Salvatore Ligresti deve essere assolto dall'accusa di aggiotaggio perché, fra l'altro, "manca la prova del dolo". E' quanto ha detto il suo difensore, l'avvocato Gian Luigi Tizzoni, intervenendo in tribunale a Torino alla ripresa del processo Fonsai. Per Ligresti il pm Marco Gianoglio aveva chiesto sette anni e tre mesi di carcere. La causa riguarda la presunta sottovalutazione della riserva sinistri della compagnia assicuratrice e una falsa comunicazione ai mercati. Secondo Tizzoni, però, l'accusa si lega a "scienze particolarmente complesse" come l'attuariato e l'analisi dei titoli di borsa: il processo è stato segnato da "profondi contrasti fra consulenti del pm e consulenti della difesa tanto sui risultati quanto sui metodi di lavoro", al punto che "non è possibile andare oltre il ragionevole dubbio". Uno degli imputati originari del procedimento, l'ex amministratore delegato Emanuele Erbetta, aveva chiesto di patteggiare tre anni di reclusione. Oggi, con una mossa a sorpresa, i suoi legali hanno consegnato al tribunale un'istanza segnalando una possibile ipotesi di proscioglimento: il 'ne bis in idem', visto che - è la tesi - per questa vicenda Erbetta è già stato condannato in via amministrativa dalla Consob.
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