TORINO. Fondi Piemonte: ultima arringa difese, era così dal 1972

Con l'arringa dell'avvocato Aldo Mirate è terminata a Torino la discussione del processo per la Rimborsopoli degli ex consiglieri regionali del Piemonte. La ripresa dei lavori è in programma il 7 ottobre.

Mirate ha parlato in difesa del biellese Lorenzo Leardi (Forza Italia). "Da parte della pubblica accusa - ha detto - ci sono stati errori di interpretazione della legge regionale. A noi vengono contestate spese per pranzi e cene, ma sono spese che rientrano nell'attività politica e, quindi, legittimamente rimborsabili". L'avvocato si è allacciato alla testimonianza resa da un ex consigliere regionale (non imputato), Giampiero Leo, per sottolineare che "si trattava di prassi in vigore dal 1972, anno in cui la legge entrò in vigore, che nella sostanza sono state confermate e legittimate dai massimi organi della Regione e, a suo tempo, anche dal Commissario di governo".

I pm Enrica Gabetta e Giancarlo Avenati Bassi, all'udienza del 5 aprile, avevano chiesto la condanna di tutti i venticinque imputati a pene comprese fra i 4 anni e 4 mesi e i sedici mesi di reclusione.