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TORINO. Omicidio-suicidio, nei biglietti le scuse al figlio

TORINO. Omicidio-suicidio, nei biglietti le scuse al figlio

Una grave malattia e dissapori di coppia sarebbero alla base dell'omicidio-suicidio avvenuto a Torino, nel quartiere Borgo Vittoria. E' quanto si desume da tre biglietti scritti da Antonio Missud, il disoccupato di 51 anni che nel fine settimana ha ucciso la compagna Diana Gogoroia, 36 anni, e poi si è impiccato nell'appartamento di via Chiesa della Salute. L'uomo chiede scusa al figlio avuto con la moglie da cui era separato da anni e si dice preoccupato per una grave forma di diabete che lo affliggeva da tempo. Infine, accusa la convivente di "essersi comportata male".

La donna è stata accoltellata più volte al petto mentre si trovava in piedi in cucina e poi si è trascinata nel letto, dove è stata trovata morta in posizione supina. Sulle braccia ha ferite da difesa. L'uomo, secondo i primi riscontri, ha deciso di farla finita subito dopo impiccandosi alle cerniere di un armadio. Il pm Francesco Larosa, che coordina l'inchiesta, ha disposto l'autopsia sui due corpi.

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