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04 Maggio 2016 - 13:56
Un valsusino di Bussoleno (Torino) ha denunciato l'invasione di un terreno di sua proprietà da parte di attivisti No Tav durante una manifestazione. La sua iniziativa legale è sfociata in un processo a carico di uno degli esponenti del movimento, Francesco Richetto, 36 anni, cominciato oggi in tribunale.
L'episodio contestato risale all'11 aprile 2012 quando un gruppo di attivisti, per raggiungere un presidio sull'autostrada Torino-Bardonecchia, attraversò un campo (c'era anche un'auto).
Richetto è l'unico che si ritiene di avere identificato con certezza. Il suo difensore, l'avvocato Danilo Ghia, afferma che il reato di invasione di terreno non sussiste e non è nemmeno applicabile a questo caso; il denunciante, inoltre, non avrebbe motivo di agire perché il campo era stato ceduto in comodato d'uso a un agricoltore. Di parere opposto è il legale di parte civile, Gabriella Vogliotti, che sottolinea come il suo assistito versi in uno stato di ansia certificato anche da documentazione sanitaria.
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