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02 Maggio 2016 - 19:00
Mauro Laus
"Parlare di libertà di stampa significa parlare di libertà di pensiero e di espressione, di tutela della dignità stessa dell'uomo, che ha il diritto di possedere, esprimere e divulgare le proprie idee, di poterle sostenere e difendere". Così il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Mauro Laus, che questo pomeriggio in aula ha presieduto il convegno 'Libertà di stampa e libertà di pensiero', promosso dal Comitato regionale per i Diritti Umani, dal Centro per l'Unesco di Torino e dall'Ordine dei giornalisti del Piemonte.
"La carta stampata tradizionale, forse a volte troppo ancorata alle proprie abitudini - ha detto Laus - può e deve adeguarsi ai nuovi media e ai nuovi linguaggi, così da continuare a essere testimone attuale della società".
"Taluni gufi - ha aggiunto - ne prevedono la morte. Ma fortunatamente, per usare un termine giornalistico, prima che il coccodrillo dedicato alla scomparsa dei giornali cartacei venga scritto, di tempo ne passerà ancora molto. E ci auguriamo che tale epitaffio non venga scritto mai".
Laus ha rimarcato che "l'informazione non può essere soggetta a censure" ma anche che il giornalismo "è un grande potere con grandi responsabilità". Al diritto di fare giornalismo, ha osservato, va associato il dovere di farlo "secondo etica e deontologia". E una stampa libera, ha concluso, "non può comunque esercitare il diritto a denigrazione, offesa gratuita e calunnia".
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