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TORINO. Tav: M5S, arresti distolgono attenzione da ragioni No Tav

TORINO. Tav: M5S, arresti distolgono attenzione da ragioni No Tav
"Non sappiamo quali effetti avranno questi nuovi arresti, ma un dato di fatto è certo: in questo modo si distoglie l'attenzione da temi più importanti legati alla linea Torino-Lione": così Francesca Frediani, consigliere regionale piemontese del M5S. "Auspichiamo - dice - che i fatti accaduti oggi in Valle non rappresentino l'ennesima ondata repressiva nei confronti di chi si oppone alla grande opera inutile. Come al solito nel grande circo mediatico fa più rumore un albero che cade piuttosto che una foresta che cresce, e così passano in secondo piano le odierne assoluzioni di altri attivisti No Tav". Fra i "temi più importanti" Frediani cita "l'incompatibilità del presidente di Telt, Mario Virano, stabilita dall'Antitrust dopo il nostro esposto, e la firma di un protocollo tra Renzi ed Hollande i cui dettagli non sono ancora stati resi noti”. Sono stati assolti dall'accusa di "inosservanza di un provvedimento dell'autorità" cinque No Tav che il 15 settembre 2011 avevano preso parte a una 'passeggiata' su un sentiero che costeggia il cantiere del Tav a Chiomonte, in Valle di Susa. La difesa ha sostenuto che l'ordinanza della Prefettura (in vigore dal 29 luglio precedente) di Torino non vietava, in quella zona, il transito delle persone ma solo il traffico veicolare.
Agli imputati, che a seconda delle singole condotte rispondevano di altri reati (dalla violenza all'oltraggio a pubblico ufficiale) sono stati inflitte condanne di lieve entità.
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