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07 Marzo 2016 - 18:52
Per tacitare un ex collaboratore, che reclamava il pagamento di poche migliaia di euro di compensi arretrati, lo rinchiusero nel retro del negozio e spararono colpi di pistola a scopo intimidatorio. Questa l'accusa mossa dal pm Patrizia Caputo a tre persone di origini albanesi: la titolare di una pasticceria di Torino e due suoi parenti.
Per l'imputata il processo è ripreso oggi in tribunale, nel capoluogo piemontese, ed è stato aggiornato al 30 marzo. Gli altri due verranno giudicati con il rito abbreviato il 10 marzo.
Il lavoratore, parte civile con l'avvocato Nadia Garis, si era presentato nel negozio insieme al fratello. Per le conseguenze dei colpi di pistola riportarono delle escoriazioni dovute alle schegge. Sull'accaduto indagarono i carabinieri.
Il pm Caputo procede per estorsione e lesioni.
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