Salvatore Ligresti, prima udienza il 4 dicembre a Torino

L'appuntamento di Salvatore Ligresti con il tribunale di Torino è fissato al 4 dicembre. Nelle scorse settimane l'ufficio del gip ha dato infatti via libera alla richiesta di giudizio immediato presentata dalla procura subalpina nel quadro del caso Fonsai. Con l'ingegnere saranno imputati, con le accuse di false comunicazioni sociali e aggiotaggio, la figlia Jonella e i tre manager che lo scorso luglio furono colpiti da un ordine di custodia cautelare: Antonio Talarico, Fausto Marchionni ed Emanuele Erbetta. Un punto a favore dei pm Marco Gianoglio e Vittorio Nessi, perché il rito immediato può essere concesso solo quando la prova appare evidente. Decolla così il primo troncone della vasta inchiesta torinese sulla compagnia assicuratrice, quello relativo al presunto falso nel bilancio 2010 che permise, secondo l'accusa, l'indebita distribuzione ai Ligresti di dividendi per 251 milioni di euro. Con l'aggravante di aver arrecato, per lo stesso importo, un danno a non meno di 12 mila risparmiatori. Ma è già sulla rampa di lancio anche il secondo filone della stessa inchiesta, che non si esclude possa essere riunito al primo, i pm hanno notificato l'avviso di chiusura indagini, atto che annuncia l'intenzione di chiedere il rinvio a giudizio, a Paolo Ligresti, fratello di Jonella, che a luglio sfuggì all'arresto grazie alla cittadinanza elvetica, e ad altre otto persone, tra cui revisori dei conti e attuari, accusati a loro volta di concorso in falso in bilancio. Chi invece è già uscita di scena è Giulia Ligresti, la terza figlia dell'ingegnere di Paternò. La donna, che aveva ottenuto i domiciliari a fine agosto per motivi di salute - caso finito agli onori della cronaca per l'interessamento del ministro Cancellieri - è libera dal 19 settembre scorso dopo aver patteggiato due anni e otto mesi, ventimila euro di multa e la confisca di quote immobiliari di società e polizze assicurative per alcuni milioni di euro.