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TORINO. Fatture false, nuovo interrogatorio per Pizzicato

TORINO. Fatture false, nuovo interrogatorio per Pizzicato

Processo

Ammonta a trecento milioni di euro il valore delle fatture false emesse nell'ambito della frode carosello che nelle scorse settimane ha portato la guardia di finanza ad arrestare, tra gli altri, l'imprenditore napoletano Francesco Pizzicato. L'uomo, nuovamente interrogato oggi, ha ammesso le proprie responsabilità. E' accusato di associazione per delinquere, finalizzata alla commissione di reati fiscali e tributari. Il procedimento, coordinato dal pm Eugenia Ghi della Procura di Torino, riguarda anche altre tre persone, che si trovano agli arresti domiciliari.

Le fiamme gialle accusano Pizzicato e i suoi complici di essere responsabili di una frode carosello all'Iva nel settore della commercializzazione di metalli non ferrosi. Le società estere fittizie, formalmente operanti in Lettonia, Croazia, Slovacchia, Cipro, Repubblica Ceca e Regno Unito erano in realtà gestite da un ufficio nel centro di Torino.

Nell'ambito del procedimento, la guardia di finanza ha confiscato agli arrestati beni per un valore di 15 milioni di euro, tra cui trenta appartamenti a Napoli e 40 appartamenti, e cinque terreni, in provincia di Napoli.

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