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19 Gennaio 2016 - 16:17
Un commerciante biellese condannato a un anno di carcere per droga potrebbe essere riabilitato grazie a una conversazione registrata di nascosto da un amico: a mettergli lo stupefacente in casa, e a chiamare i carabinieri, furono la sua fidanzata di allora e la figlia della donna.
L'uomo, che ha terminato di scontare la pena poche settimane fa (in parte ai domiciliari e in parte con l'affidamento in prova), con l'assistenza dell'avvocato Stefano Gubernati ha presentato alla Corte d'appello di Torino una istanza di revisione del processo, che è stata accolta. La causa verrà discussa il 4 febbraio.
Il commerciante era stato arrestato nel 2012 a Savona, dove lavorava, e nonostante le sue proteste di innocenza venne condannato con una sentenza poi confermata dalla Cassazione. La richiesta di revisione è imperniata sul racconto che la figlia dell'ex fidanzata ha consegnato, senza saperlo, a un conoscente comune, che ha registrato la conversazione.
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