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TORINO. Fca: Fim Torino, "bene la firma della Fiom ma è una scelta comoda"

TORINO. Fca: Fim Torino, "bene la firma della Fiom ma è una scelta comoda"

Claudio Chiarle

"La vera notizia non è la firma della cigs per riorganizzazione sino al febbraio 2017 ma il fatto che la Fiom firmi l'accordo". Lo dichiara il segretario dei metalmeccanici Fim di Torino, Claudio Chiarle. "E' una buona notizia, sia perché nel testo dell'accordo si fa esplicito riferimento al contratto specifico di primo livello che la Fiom ha osteggiato fortemente sin dal 2010, sia perché lo ritengo un cambio di atteggiamento da parte della Fiom che diventa così propositiva, riconoscendo gli errori del passato e correggendo la rotta sindacale"."Purtroppo devo però far notare la comodità sindacale con cui agisce la Fiom" prosegue Chiarle "negli anni terribili della crisi dell'automotive e di Fiat, è stata comodamente all'opposizione lasciando che la Fim e le altre organizzazioni sindacali si assumessero le scelte difficili del governo della crisi. Ora, intravedendo la prospettiva della crescita salgono, di nuovo comodamente, sul carro del Sindacato Partecipativo e non antagonista''. 

"La Fiom deve firmare il contratto nazionale specifico di primo livello. Altrimenti continueremo a fare tavoli separati. Se vogliono lavorare con noi, il dottor Landini firmi il contratto". Lo dichiara Vincenzo Aragona, segretario della Fismic torinese, commentando la firma della Fiom dell'accordo per il rinnovo della cigs alla Presse di Mirafiori.

Aragona ritiene positivo il rinnovo della cigs ma auspica che "sia l'ultimo anno di sacrifici per i lavoratori".

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