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25 Novembre 2015 - 17:30
La Corte d'Assise d'appello di Torino ha confermato l'ergastolo per Francesco Furchì, che già in primo grado era stato condannato al carcere a vita per l'omicidio del consigliere comunale Alberto Musy.
"Sono innocente e basta". Lo ha esclamato Francesco Furchì, in tribunale a Torino, subito dopo la sentenza della corte d'Assise d'appello, che ha confermato nei suoi confronti l'ergastolo per l'omicidio del consigliere comunale torinese Alberto Musy.
La Corte d'Assise d'Appello di Torino "ha riconosciuto la validità del lavoro fatto" dagli inquirenti. Lo ha affermato il procuratore generale di Torino, Marcello Maddalena, dopo la conferma dell'ergastolo a Francesco Furchì per l'omicidio del consigliere comunale Alberto Musy.
"Sono contento per il dottor Roberto Furlan (sostituto procuratore, ndr) e per il dottor Luigi Mitola (capo della squadra mobile che ha condotto l'inchiesta, ndr) - dice -. A loro il merito di avere risolto un caso difficilissimo".
La Corte d'Assise d'Appello, dopo oltre sette ore di camera di consiglio, ha inoltre disposto la trasmissione degli atti alla procura, per le indagini del caso, nei confronti di Giuseppe Monateri, titolare della cattedra di Diritto comparato nell'ateneo subalpino che ebbe rapporti sia con Musy (fu suo allievo prima di diventare avvocato) sia con Furchì. L'avvocato di parte civile, Gian Paolo Zancan, aveva chiesto di aprire nei suoi confronti una inchiesta per falsa testimonianza.
Disposta anche la trasmissione degli atti alla procura di Torino per Felice Filippis e la moglie, Maria Cefalì, amici e vicini di casa di Furchì, per le dichiarazioni rilasciate nel corso del processo.
"La trasmissione degli atti alla procura per i tre testimoni mi sembra giusta". Lo afferma l'avvocato di parte civile, Gian Paolo Zancan, dopo la sentenza d'appello per l'omicidio di Alberto Musy che ha confermato l'ergastolo nei confronti di Francesco Furchì. "I cittadini devono collaborare con la giustizia - sostiene il legale - in questi casi non è avvenuto ed è grave".
"Non potevamo sperare in un risultato più efficace. Ora posso spiegare alle mie figlie come sono andate le cose". Angelica Corporandi d'Auvare commenta così la conferma in appello dell'ergastolo a Francesco Furchì per l'omicidio del marito, l'avvocato e consigliere comunale torinese Alberto Musy. "Ringrazio tutti - aggiunge -, ora siamo più tranquilli. Voglio chiudere un capitolo con serenità".
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