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TORINO. Tav: terrorismo, in aula bunker si apre processo appello

TORINO. Tav: terrorismo, in aula bunker si apre processo appello

Alcune decine di No Tav della Valle di Susa hanno raggiunto l'aula bunker delle Vallette, a Torino, per l'apertura del processo d'appello a quattro giovani anarchici per l'assalto del 14 maggio 2013 al cantiere di Chiomonte. I quattro, in primo grado, sono stati assolti dall'imputazione di terrorismo: un'accusa che il procuratore generale Marcello Maddalena, presente in aula, intende riproporre. 

Ai quattro, il 17 dicembre 2014, erano stati inflitti 3 anni e 6 mesi per altri reati. Ora sono agli arresti domiciliari; tutti sono presenti nell'aula bunker, che hanno raggiunto - dopo l'autorizzazione - senza essere accompagnati dalle forze dell'ordine. E' molto probabile che la prima udienza venga rinviata rapidamente.

E' stato rinviato al 30 novembre, dopo un'udienza lampo, il processo d'appello a quattro giovani anarchici No Tav per i quali la procura generale di Torino intende proporre l'accusa di terrorismo. L'avvocato difensore Claudio Novaro ha chiesto e ottenuto di attendere che la Cassazione depositi le motivazioni di una pronuncia - relativa a un processo parallelo ad altri tre No Tav - sull'insussistenza dell'ipotesi di eversione. Il procuratore generale Marcello Maddalena non si è opposto: "Quella pronuncia non è decisiva, ma tutto quanto può contribuire a portare elementi di conoscenza mi vede d'accordo".

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