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15 Luglio 2015 - 11:00
La 'ndrangheta ricettava e riciclava la refurtiva dei rom. C'è questo aspetto sullo sfondo di un maxi processo ripreso oggi in tribunale a Torino: fra i 76 imputati, la maggior parte dei quali nomadi slavi, ci sono anche due italiani già comparsi in inchieste sulla criminalità organizzata calabrese come Minotauro.
Oggi un consulente del pubblico ministero Antonio Rinaudo ha ricostruito le disponibilità finanziarie di alcuni dei rom chiamati in causa: ci sono famiglie con conti correnti e beni per centinaia di migliaia di euro. Le accuse, a seconda delle posizioni, vanno dall'associazione per delinquere al furto e alla ricettazione. Si parla della sparizione di ingenti quantità di rame e di altro materiale utile per l'edilizia.
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