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TORINO. Lavoro: cig di nuovo su, +16% a maggio in Piemonte

TORINO. Lavoro: cig di nuovo su, +16% a maggio in Piemonte

Torna a crescere la cassa integrazione in Piemonte: a maggio - secondo il Rapporto Uil -c'è stato un incremento del 16% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Torino si conferma provincia più cassaintegrata d'Italia. In tutto sono state chieste 9,6 milioni di ore: l'incremento è stato del 48,5% per la cassa ordinaria, del 16,5% per quella straordinaria, mentre è diminuita del 93,7% quella in deroga. I lavoratori piemontesi interessati sono stati 56.479, 7.774 in più rispetto ad aprile. 

Tra le province l'unica a registrare un incremento è quella di Asti (+20,1%), mentre la cassa integrazione è in calo a Torino (-4,3%), a Novara (-20%), ad Alessandria (-21,6%), a Vercelli (-24,4%), a Verbania (-25,2%), a Cuneo (-30,7%), a Biella (-51,5%). Tra i settori nell'Industria si registra una flessione del 7,5%, nell'Edilizia del 31,2%, nell'Artigianato del 40,4%, nel Commercio del 39,7%.

"L'andamento delle richieste di cassa integrazione in Piemonte - commenta Gianni Cortese, segretario generale della Uil Piemonte - mostra la persistente fragilità del sistema produttivo, alle prese con un percorso ancora accidentato e per nulla lineare. Stupisce l'enorme differenza del calo di ore nei primi cinque mesi dell'anno, perché il Piemonte si discosta di 21 punti percentuali dal dato nazionale (-13,4% rispetto a -34.4%). Sarebbe, infine, quanto mai opportuno preoccuparsi della condizione di quasi 30.000 piemontesi che, nei prossimi mesi, rischieranno di ingrossare le fila degli esodati e di trovarsi senza alcun reddito per la perdita del posto di lavoro, l'esaurimento degli ammortizzatori sociali, l'impossibilità di agganciare il traguardo della pensione".

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