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TORINO. Dopo l'appello. In centinaia davanti alla porta della libreria Paravia

TORINO. Dopo l'appello. In centinaia davanti alla porta della libreria Paravia
La foto su Facebook di uno scaffale di metà Novecento carico di volumi e una semplice frase: "Questi libri sono vecchi e destinati al macero... se qualcuno volesse trovargli casa noi volentieri li regaleremmo!". È bastato questo. Poi l'amore per i libri, che "non si possono abbandonare o buttare", ha fatto il resto. E questa mattina, poche ore dopo la pubblicazione dell'appello sul social network, Sonia e Nadia Calarco, titolari della libreria Paravia di Torino, si sono trovate centinaia di persone davanti al negozio pronte a dare una nuova casa a quei libri. Tutto è nato in vista del trasferimento della storica libreria che dal 25 giugno si sposterà in piazza Arbarello dovendo lasciare dopo 153 anni per il mancato rinnovo del contratto d'affitto la sede di via Garibaldi. Una sede più piccola dove non è possibile portare tutto. Cosa fare di quegli oltre 800 vecchi libri invenduti e mai ritirati, vecchi testi scolastici, prime bozze di romanzi, anteprime per i librai, qualche vecchio libro per concorsi e tanto altro? "L'obiettivo - spiega Sonia - era che i libri non venissero sprecati. Abbiamo pensato di lanciare questo invito ma certo non ci aspettavamo una risposta simile. In poche ore è andato via tutto e la cosa ci fa molto piacere perché è un bene che i libri girino il mondo e finiscano in buone mani. Abbiamo davvero visto l'amore per i libri. Un amore che speriamo di continuare a vedere nella nuova sede dove cambierà il vestito ma non la passione e il cuore che io e mia sorella ci mettiamo".
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