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TORINO. Fondi Piemonte: teste, su spese Cota controlli erano doppi

TORINO. Fondi Piemonte: teste, su spese Cota controlli erano doppi

Roberto Cota

Prima di rimborsare le spese sostenute da Roberto Cota, all'epoca governatore del Piemonte, veniva svolto un doppio controllo sia dallo staff che dal gruppo consiliare della Lega Nord. E' però "possibile" che ci sia stato qualche "errore" non voluto. Questo ha detto Michela C., ex collaboratrice del presidente, testimoniando oggi a Torino in tribunale al processo 'Rimborsopoli'.
"Io - ha detto - facevo una prima cernita basandomi sull'agenda. Se trovavo la ricevuta di un ristorante, per esempio, controllavo se quel giorno era fissato un impegno politico o istituzionale. Il gruppo, poi, eseguiva un secondo controllo". Michela C. ha spiegato così una serie di rimborsi contestati dalla pubblica accusa come quelli (ristoranti, acquisto di vini per 40 euro) del 6 agosto 2011 a Boston, dove Cota si trovava "per un ciclo di incontri in materia di innovazione tecnologica". Anche per i collaboratori erano previsti rimborsi per spese sostenute in ambito lavorativo. Ma le sviste erano sempre in agguato. "L'attività era a dir poco frenetica. Mi capitò di restituire al presidente due scontrini di una farmacia. Ci sono poi due miei errori, uno da 35 e l'altro da 53 euro".
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