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TORINO. Murazzi: residenti a processo Arcate, 'vita era durissima'

TORINO. Murazzi: residenti a processo Arcate, 'vita era durissima'

Murazzi

La vita "durissima" dei torinesi che abitavano nella zona di piazza Vittorio Veneto durante gli anni in cui, ai Murazzi del Po, imperversava la movida: di questo hanno parlato oggi in tribunale i primi testimoni, citati dal pm Andrea Padalino, al processo contro 14 imputati (fra cui Cesare Vaciago, ex direttore generale del Comune) per i presunti favori ai gestori dei locali. "Dal giovedì alla domenica - ha detto Simonetta Chierici, dell'associazione dei residenti - tutte le notti si riversavano in piazza dalle diecimila alle quindicimila persone. Danni, degrado, sporcizia, vandalismo, gente che dopo essersi ubriacata orinava vomitava in strada. Per il fracasso non si riusciva più a dormire. Molti cominciarono anche ad ammalarsi".
Un altro testimone, proprietario di una parte delle arcate dei Murazzi, ha spiegato che a lui i gestori dei locali pagavano regolarmente l'affitto (mentre quelli che affittavano gli spazi dal Comune, come ha ricostruito l'accusa, erano morosi). Ha ricordato, inoltre, che Alberto Musy, il consigliere comunale morto nel 2013 per le ferite riportare in un agguato, si era interessato alla questione dei Murazzi e aveva preparato un'interpellanza.
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