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TORINO. Fonsai: processo, colonnello gdf racconta retroscena

TORINO. Fonsai: processo, colonnello gdf racconta retroscena

guardia di finanza

Le "voci" sulle "coperture" assicurate dall'istituto di vigilanza Isvap al gruppo Fonsai, un "documento riservato" nel quale l'allora direttore generale Piergiorgio Peluso, nel 2011, elencava le anomalie nei bilanci. Sono i retroscena del caso Fonsai raccontati oggi in tribunale, a Torino, dal tenente colonnello della Gdf Ivan Bixio.
L'ufficiale ha testimoniato per conto dell'accusa al processo che vede fra gli imputati di aggiotaggio e false comunicazioni sociali l'ingegnere Salvatore Ligresti.Dalla deposizione di Bixio è emerso che, secondo le notizie raccolte dagli investigatori, il vertice Isvap rinviò per un anno e mezzo una ispezione su Fonsai che era stata raccomandata dagli stessi funzionari dell'organo di vigilanza. "C'erano voci - ha detto - in base alle quali Fonsai beneficiava di una sorta di copertura, anche se non trovammo riscontri".
L'ufficiale ha raccontato che si parlava di un avvocato di Napoli come di un "tramite" fra il gruppo e il presidente Isvap, Giancarlo Giannini, che ricevette un avviso di garanzia per concorso in falso in bilancio.
I finanzieri, con uno stratagemma, verso la vigilia di Natale del 2012 riuscirono a piazzare una microspia nell'ufficio di Giannini: l'obiettivo era registrare un incontro in programma fra il presidente e l'avvocato. Il legale, però, quel giorno non si presentò, e Giannini si allontanò dall'ufficio.
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