TORINO. Regioni: Piemonte, pensionamento anticipato per 30 dirigenti

Via libera alla buonuscita per il pensionamento anticipato, 24 mesi di mensilità pari a 4,8 mln, per una trentina di dirigenti regionali. La giunta ha infatti approvato l'accordo sindacale firmato nel 2013, durante il governo Cota, "pur non condividendo la genesi e lo sviluppo dell'accordo stesso". Una decisione arrivata, precisano dal Palazzo della Regione, dopo "aver esplorato tutti gli scenari possibili per fare la scelta migliore, nel rispetto delle risorse regionali".

La giunta, che precisa comunque che "non si concluderanno più accordi di questo genere", ha valutato i pro e i contro economici che hanno portato a ritenere più vantaggiosa l'approvazione dell'indennizzo per i 30 prepensionati piuttosto, ad esempio, che una loro permanenza in servizio con conseguenti costi di stipendi e premi di risultato.

"Confrontando i costi della risoluzione consensuale a quelli della risoluzione unilaterale - precisa il governo regionale -è emerso un risparmio per l'amministrazione regionale di circa 500 mila euro", senza contare le spese per eventuali contenziosi.

Dalla giunta precisano, inoltre, che "il Fondo da cui si attingono le risorse è un Fondo dirigenti, da essi accantonato e il cui utilizzo è soggetto ad accordi sindacali". In seguito alle trattative e alle richieste della giunta, non solo verrà proposto ai dirigenti 'rottamandi' di rinunciare a una parte dell'indennizzo versandola a titolo volontario in un fondo di solidarietà per personale in situazioni "di maggiore criticità", ma è anche stato stabilito che le organizzazioni sindacali rinunciano a quanto rimane nel Fondo. "In questo modo - si precisa - l'amministrazione risparmierà quasi un milione di euro". Infine è stata fatta anche una valutazione in merito alla volontà dell'amministrazione di aumentare il monte ore del personale recentemente stabilizzato e attualmente part time.