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Claudia Porchietto: “Spero che gli italiani continuino ad essere fieri del proprio Paese”

Claudia Porchietto: “Spero che gli italiani continuino ad essere fieri del proprio Paese”

Claudia Porchietto

Politica, imprenditrice, professionista. Ex assessore regionale a Lavoro e Formazione professionale nella giunta guidata da Roberto Cota, oggi deputata di Forza Italia, Claudia Porchietto, 54 anni, dirige inoltre uno studio commerciale col marito e partecipa alla gestione dell’azienda di famiglia a Robassomero.  

Claudia Porchietto, ci lasciamo alle spalle un anno complicato. Che cosa è stato per te il 2021?

“Spero un anno non replicabile, anche se averlo vissuto ha sicuramente contribuito ad accrescere la consapevolezza che all’alba del 2022 nulla è più come prima. La nostra vita lavorativa, la gestione dei rapporti interpersonali, la nuova consapevolezza della fragilità della comunità, che ha dovuto fare i conti con un nemico invisibile subdolo, che ha messo in forse tutte le nostre sicurezze, sono sensazioni che difficilmente svaniranno e dalle quali dobbiamo trarre una lezione di vita: non dare più nulla per scontato. Per me è stato davvero un momento di crescita importante, mi sono sentita utile per la comunità e soprattutto il cambio di passo del Governo Draghi, l’entrata in maggioranza e al governo del mio partito mi hanno permesso di contribuire fattivamente al supporto del Paese. Ho lavorato sodo per portare a casa risultati e con orgoglio mi permetto di sottolineare che i fondi dedicati alle attività di montagna, alle stazioni invernali, portano la mia firma, così come molte delle moratorie creditizie, degli articoli contenuti nei decreti liquidità hanno visto una mia forte attività. È un momento in cui non bisogna guardare le appartenenze partitiche ma lavorare tutti per il Paese”.

E per l’Italia?

“Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare... L’Italia nel 2021 ha saputo tirare fuori orgoglio e competenze e si è rialzata. L’anno è iniziato in modo drammatico ma ha virato dopo il cambio di passo della politica a febbraio e quasi come se si fosse rotto un incantesimo abbiamo iniziato ad inanellare una serie di successi nei campi più variegati, dallo sport alla musica fino, appunto, alla politica. In tutto il mondo si parlava di noi positivamente e questo ha sicuramente permesso di cambiare approccio. Non perdiamo il momento magico! È vero che la pandemia non è ancora stata sconfitta del tutto, ma l’approccio è quello giusto. Stiamo rispondendo bene, gli italiani hanno risposto con serietà e pragmatismo e questo ha ridato fiducia”.

Cosa di buono ti porti dietro, degli ultimi mesi?

“Il senso di appartenenza, la voglia di fare presto e bene, l’aver consolidato rapporti nel momento del bisogno, il ruolo centrale ancora una volta della famiglia.  Se penso al 2021 penso a questo…”

E cosa, invece, preferisci lasciarti alle spalle?

“Non posso concepire quella parte del Paese che vuole sempre remare contro, quelli che vedono trame losche ed oscure, quelli che a tutti i costi vogliono affossare il Paese. Non è il momento di far perdere tempo all’Italia, dobbiamo rimboccarci le maniche tutti insieme”. 

Una cosa che ti ha ferito in questo 2021?

“In questi giorni ho perso un amico, un uomo politico di grande levatura, al quale in parte devo il mio percorso politico, Angelo Burzi. Ha scelto di mettere la parola fine ad una storia surreale che si trascina da un decennio legata a Rimborsopoli, una vicenda in cui si sono usati due pesi e due misure e lui, Angelo, secondo alcuni attori, stava dalla parte degli indiani e non dei cowboys, quindi andava punito. Lui da primattore qual era ha scelto quando scrivere la parole fine e si è tolto la vita. Neanche davanti ad un fatto così tragico qualcuno ha colto l’occasione per tacere e questo mi ha fatto male, come mi ha fatto male vedere che neanche in questo frangente una parte della politica ha voluto essere presente ai suoi funerali. Brutto, davvero brutto”. 

Qualcosa che, invece, ti ha reso orgogliosa. 

“Sono orgogliosa dei mie figli, di come hanno reagito in un anno così difficile, la didattica a distanza, la mamma a distanza, perché mai come quest’anno sono stata distante fisicamente da loro… Nel periodo del lockdown io ero a Roma e loro a casa a destreggiarsi con lezioni difficili fatte al computer, le notizie in tv, la mancanza fisica appunto della madre. Ma sono stati come sempre tosti e questo mi rende davvero orgogliosa di loro”.

Un aggettivo per descrivere l’anno appena passato?

“Pericoloso. Perché stato un anno vissuto pericolosamente, come recita un vecchio film”. 

Dal punto di vista politico che anno è stato?

“Quest’anno, anzi questa legislatura, rimarrà negli annali. Abbiamo cambiato due governi prima della pandemia e poi siamo planati su un governo di concordia istituzionale in cui tutti hanno dovuto fare un passo indietro rispetto agli elementi caratterizzanti. E credetemi, non è sempre facile. Immaginate una riforma fiscale costruita da chi da sempre ha visioni diametralmente opposte... Eppure lo stiamo facendo, con difficoltà ma andiamo avanti. Credo che se solo un paio di anni fa avessero detto ai 5 stelle che avrebbero governato insieme a Silvio Berlusconi, sarebbero svenuti seduta stante, eppure oggi… Di Maio elogia anche il mio Presidente! Beh almeno la pandemia qualche cosa di buono l’ha portato…”. 

Come sta cambiando l’Italia?

“Vedo nell’Italia maggior consapevolezza del proprio valore e della capacità di essere protagonista dell’economia mondiale. Inoltre sta tornando l’apprezzamento per la buona politica, gli slogan di pancia iniziano a lasciare il posto alla serietà, alle competenze, al discutere e non allo sbraitare, stiamo tornando al merito…. Brutto a dirsi ma avevamo bisogno di una “sberla sonora” per svegliarci ed essere di nuovo noi stessi. Ora però tutti dobbiamo fare il nostro compito, mass media compresi”. 

Voltiamo pagina e guardiamo all’anno che verrà: cosa auguri agli italiani?

“Il mio augurio a noi italiani e di continuare ad essere fieri del proprio Paese, pragmatici, ottimisti e proiettati al futuro soprattutto per le nuove generazioni. In Italia tutto si può fare e si può essere, il sogno italiano c’è ancora, si è solo assopito ma è qui, pronto al via.... Dobbiamo cogliere le opportunità che in questo momento sono sul tavolo, usare bene le risorse messe a disposizione e soprattutto tornare ad essere orgogliosi di essere italiani”. 

E cosa auguri a te stessa?

“L’augurio che mi rivolgo è di continuare ad essere entusiasta del mio lavoro, continuare ad inseguire il sogno di fare qualcosa di importante per il mio Paese e per la mia comunità piemontese. Ma soprattutto il mio sogno è di continuare a vivere qui in Piemonte con una famiglia splendida che mi dà grandi soddisfazioni. In fin dei conti è vero che sono un parlamentare ma sono soprattutto una mamma orgogliosa…”.

Personalità brillante ed estroversa, con un’intelligenza viva e flessibile

Claudia Porchietto è nata sotto il segno dei Gemelli con Luna in Pesci e Ascendente in Leone. Una configurazione astrale complessa, dove si trovano insieme tre elementi differenti quali Aria, Acqua e Fuoco. La personalità è brillante, estroversa, alla grande capacità di comunicazione tipica dei Gemelli si aggiunge anche la posizione di Mercurio, ancora in Gemelli, che dona un intelletto vivace, molto veloce nel comprendere le situazioni che lo circondano e capace di connettere informazioni in modo rapido, bruciando sul tempo eventuali avversari. Un’intelligenza viva e flessibile, capace di adattarsi senza particolari problemi alle situazioni più diverse e a dialogare con le persone più differenti. Venere in Cancro è amabile e affascinante, fa amare la famiglia e la storia, le tradizioni, mentre la Luna in Pesci fa amare le fughe al mare. Il Sole svetta al Medio Cielo, indice di una importante affermazione personale: bisognerà prestare attenzione a quanto accadrà nella seconda parte del 2022, quando Marte formerà un lungo anello di stazionamento in Gemelli, sulla decima casa del tema, portando novità importanti per quello che riguarda la professione e la propria realizzazione. 

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