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Lazza si presenta in ciabatte: "Mi prendo i palazzetti e poi punto all'estero...".

Ieri a Milano ospiti Sfera Ebbasta, Anna, Giaime e Fred De Palma

Lazza

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E' un tour da tutto esaurito che fa il giro tra il passato, anche se recente, il presente e un futuro che sa di internazionale, quello di Lazza che ieri, con il suo 'Ouver-Tour' ha fatto tappa al Mediolanum Forum di Assago, per una delle tre date in programma a Milano, la città del rapper.

"Questa sera sono a casa - ha dichiarato il rapper poco prima di salire sul palco - dove ho tanti amici che ho diviso sulle tre date. C'è quel senso di responsabilità più forte che ti porta a voler fare il meglio".

Così tanto a casa, che in scena Lazza si presenta in ciabatte, perché quel palco è per una sera il suo salotto, il suo studio di registrazione e il luogo dove raccogliere una grande famiglia, fatta da una gran parte di pubblico che lo segue dagli esordi, quelli dei primi mixtape e dell'album di debutto, 'Zzala'.

Il Festival di Sanremo è invece una questione che si è aggiunta in corsa, con il successo di 'Cenere' e l'esposizione nazional-popolare.

"A livello di classifica Sanremo non mi ha cambiato molto - ha spiegato Lazza - perché ero già primo con 'Sirio' e lo sono rimasto anche dopo. A livello di popolarità ha invece cambiato molto, perché adesso mi ferma per strada anche la signora che potrebbe essere mia nonna, per farmi i complimenti. Dopo il Festival, però, sono uscito con un pezzo che è anti-Sanremo e mi ha scritto anche Simona Ventura per farmi i complimenti. Per me è importante che la gente sappia che io non sono solo quello di 'Cenere', anche se quello è un pezzo che tocca tutte le generazioni".

 

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Un live per voce, band, piano (in tributo agli studi in Conservatorio) e anche archi, che parte da 'Molotov' e arriva a 'Ferrari', con 'Gucci ski mask', 'Panico' e 'Sogni d'oro' a fare da spartiacque.

"Quando qualcuno compra il biglietto per un palazzetto - ha detto la voce di 'Jefe', 'Alibi' e 'Puto' - si aspetta di vedere una cosa epica e un evento in grande stile. La mia scuola è quella di cercare sempre di fare quello che gli altri non fanno. Oltre alla band ho portato anche un pianista, scoperto dalla mia ragazza su tik tok. C'è anche un quartetto d'archi, dei quali due sono fissi e altri due che vengono scelti data per data".

Sul palco milanese, anche colleghi e amici come Anna su '3 di cuori', Giaime che sale sul palco con il ritmo di 'Fiori', Fred De Palma per 'Mala' ma anche Capo Plaza per 'Alyx'.

Doppio spazio, invece, per Sfera Ebbasta che raggiunge Lazza in scena per 'Piove' e 'S!r!'.

Tra una date live e certificazioni discografiche come se piovesse, Lazza ha le idee ben chiare sul futuro.

"Io voglio andare all'estero - ha chiarito Lazza - e fare quello che sto facendo qui, ma fuori dall'Italia. Non sarebbe male fare una O2 Arena. L'importante è riuscire ad affacciarsi ad un mercato estero perché in Italia ho già dato e anche se ho ancora tantissimo da dare, voglio mettere un seme anche fuori".

 

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Un primo passo sarà quello in programma nei prossimi giorni, l'11 maggio, con un concerto in programma all'Electric Brixton di Londra. "Poi magari studio inglese e spagnolo - ha scherzato Lazza - e faccio come la Pausini".

Nei prossimi giorni, tra un palazzetto sold out e l'altro, Lazza sarà anche all'Arena di Verona (martedì 25 aprile) e sul palco del Concerto del Primo Maggio a Roma. "Dopo il tour - questi i programmi di Lazza - penso andrò in America. Dico che vado in vacanza ma poi mi viene voglia di lavorare. Ho già una serie di nomi appuntati che vorrei incontrare li, ma non ne rivelo nemmeno uno. Voglio fare esperienze nuove, che possono solo far bene alla mia musica". 

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