Juventus da incubo con il Sassuolo

Brutto scivolone della Juventus a Reggio Emilia nel quinto turno di Serie A. Il 4-2 subito dal Sassuolo è il primo ko in campionato, ma quello che preoccupa maggiormente è la prova da incubo della squadra di Massimiliano Allegri. Decisivi negativamente parlando gli errori del portiere Wojciech Szczęsny, in particolare sulla rete del vantaggio siglata da Armand Laurienté e sull'autogol di Federico Gatti al 90', sul punteggio di 3-2. Difficile salvare qualcuno nelle fila bianconere, ma se un nome va fatto è assolutamente quello di Federico Chiesa, che gara dopo gara sta tornando sui livelli che gli competono.

E dire che l'avvio di gara era stato tutto della Juventus, con le occasioni non concretizzate da Danilo e Adrien Rabiot. Poi il gol improvviso del Sassuolo con Laurienté, propiziato dall'erroraccio dell'estremo difensore ospite. La reazione bianconera non tarda ad arrivare e si concretizza nella rete del pareggio, un autogol del terzino neroverde Matias Vina, ma prima dell'intervallo è l'osservato speciale Domenico Berardi a riportare avanti i suoi nel punteggio: 2-1. 

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Dopo l'intervallo Allegri inserisce Nicolò Fagioli e Samuel Illing Junior per Fabio Miretti e Filip Kostic in ombra. Il pari di Chiesa su un pallone vagante è solo illusorio: prima Andrea Pinamonti e poi l'autogol di Gatti nel finale chiudono i conti e sanciscono la seconda vittoria in campionato del Sassuolo, assolutamente meritata.

Massimiliano Allegri, che alla vigilia aveva tuonato "dobbiamo alzare le antenne, in questo momento c'è troppa euforia", non si nasconde dietro ad un dito: "Avevo avvertito che sarebbe stata una gara complicata, a rischio. Abbiamo preso gol alla prima occasione. Sicuramente dobbiamo fare molto meglio. Siamo mancati a livello mentale, avevo la sensazione di un costante affanno ogni volta che loro buttavano la palla in avanti. Ora zitti e lavorare. Martedì abbiamo un'altra partita contro una squadra imbattuta come il Lecce e potrebbero esserci dei cambiamenti di formazione visti gli impegni ravvicinati".

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