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LIVORNO FERRARIS. Ferisce figlia perché fa occidentale, Crespi 'no differenze'

LIVORNO FERRARIS. Ferisce figlia perché fa occidentale, Crespi 'no differenze'
"Non ci sono differenze per genere, religione e colore della pelle. Dovrebbe essere ovunque così. E' così sul campo da basket". Lo sostiene Marco Crespi, head coach della Nazionale femminile di basket a Livorno Ferraris (Vercelli) per la festa a Miriam, la ragazza che qualche giorno fa ha subito un tentativo di aggressione dal padre di origine marocchina perché dalle abitudini "troppo occidentali". "E' un piacere essere qui oggi, essere l'allenatore della Nazionale ha un valore più ampio e profondo di quello tecnico", spiega Crespi, che ha donato alla giovane una maglia della Nazionale firmata da tutte le azzurre. A organizzare la festa sono state le giocatrici della ADBT, la locale squadra di Promozione in cui gioca anche Miriam. "Sono felice ed orgoglioso di essere insieme a voi - aggiunge Crespi -. Ne ho parlato nei giorni scorsi con il Presidente Petrucci, mi ha detto di portarvi il suo abbraccio. Dal 23 maggio saremo in raduno pre-Europeo, vi aspetto in tribuna per una nostra amichevole".
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