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VENARIA. Il ponte di via Amati è davvero sicuro?

VENARIA. Il ponte di via Amati è davvero sicuro?

Dopo il drammatico crollo del ponte Morandi a Genova, con 43 vittime - tra cui un venariese da anni a Pinerolo, come Andrea Vittone - anche nella Reale c’è piscosi per i ponti presenti in città.

La manutenzione è quella che è, bisogna ammetterlo. Come in quello di via Gaetano Amati, presente proprio sopra al tratto venariese della tangenziale nord di Torino.

Ad essere seriamente preoccupato è il signor Edgardo Ciravegna, residente al Rigola e da tempo molto attivo per il quartiere, basti pensare alla polemica per i medici di base, ancora oggi irrisolta nonostante una raccolta firme partita proprio grazie alla sua testardaggine.

E basta fare un giro per rendersi conto che, in effetti, un po’ di ragione ce l’ha.

Il ponte, infatti, presenta due crepe laterali e sull’asfalto ci sono anche due buche piuttosto profonde.

E il marciapiede destro, andando verso il centro di Venaria, ha l’armatura che affiora dal cemento. Personalmente ho paura. Dopo tutto quello che è successo a Genova, non vorrei che per incuria di qualcuno debba rimetterci la pelle altra gente. Soprattutto visto che quella strada è molto trafficata. Di giorno come di sera”.

Già, perché quel ponticello permette alle auto di passare lungo la via Amati, arteria che collega i rioni di Altessano e di Rigola. Una strada dove ogni giorno passano centinaia di autobus della linea Gtt “11”, così come auto, moto e talvolta persino mezzi pesanti.

Il mio auspicio è che qualcuno del Comune possa venire qui a fare un controllo o, in alternativa, invitare l’Ente preposto ad effettuarlo. Almeno tutti potremmo tirare un sospiro di sollievo. Perché io ormai vivo nella paura…”.

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