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TORINO. Italiaonline: La protesta a Torino è inizio lunga battaglia

TORINO. Italiaonline: La protesta a Torino è inizio lunga battaglia
"Macelleria Italiaonline offerta!", "400 teste di impiegati", "anche i clienti si vergognano", "non ci sentiamo esuberi ma lavoratori, professionisti e persone". Sono alcuni dei cartelli dei lavoratori della sede torinese di Italiaonline che da questa mattina sono in agitazione permanente dopo l'annuncio del piano di ristrutturazione comunicato ieri dall'azienda ai sindacati e che prevede per Torino 248 licenziamenti e 241 trasferimenti ad Assago, di fatto la chiusura della sede. "È l'inizio di una battaglia destinata a proseguire" dicono lavoratori e sindacati di tutte le sigle al presidio davanti alla sede di corso Mortara. "Non ci stiamo ad accettare le decisioni dell'azienda - sottolineano - che sarebbe un'azienda florida se mettesse nel business lo stesso accanimento che mette contro la sede di Torino e contro i lavoratori". I sindacati reclamano "un intervento in prima persona del ministro Calenda perché non è possibile che imprenditori stranieri - dicono - dopo aver preso soldi dallo Stato svuotino le casse di un'azienda, si distribuiscano 80 milioni di dividendo e poi mettano in mezzo alla strada i lavoratori". Prossimi appuntamenti, quello di martedì prossimo quando i lavoratori saranno ricevuti in consiglio regionale, il 15 marzo l'approvazione del piano del Cda dell'azienda e l'incontro al Mise con azienda e istituzioni locali. "In entrambi i casi - annunciano i lavoratori - saremo lì a far sentire la nostra voce". Il presidi davanti alla sede torinese di Italiaonline proseguirà anche domani.
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