TORINO - "Emozionato ma soddisfatto": in questi termini Francesco Molinari accoglie il 7/mo posto dopo il primo giro dell'Open d'Italia. Un torneo particolare per lui, giocato in casa, nel circolo in cui ha mosso i primi passi da golfista. "Non è una gara normale per me, ero molto emozionato alle prime buche, ma sono contento di come l'ho gestita - racconta dopo le prime 18 buche -. L'impatto con il mio circolo è stato forte". Il risultato della prima giornata è comunque positivo: -4 sotto il par (68 colpi), a sole tre lunghezze dal terzetto che guida la classifica formato dal belga Nicolas Colsaerts, l'argentino Ricardo Gonzalez e il tedesco Maximilian Kieffer. Tutti hanno chiuso a -7 dal par (65 colpi). "Sono soddisfatto di questo avvio - sottolinea Molinari -. Ho reagito nel modo giusto ai momenti di difficoltà lungo il percorso e sono contento". Francesco è uno dei favoriti d'obbligo proprio per essere cresciuto al Circolo Torino e poi perché il percorso, con green larghi, veloci e ondulati che lo rendono simile ai campi americani, gli è congeniale. Lo assicura il fratello Edoardo, anche lui cresciuto nello stesso club ma costretto a rinunciare all'Open perché reduce da un'operazione alla mano sinistra: "Chicco ha le chance migliori per vincere l'Open, il campo gli si addice". Per Francesco sarebbe uno storico bis, dopo il successo del 2006 a Tolcinasco, ultimo successo italiano. "Ma occhio a Colsaerts" avverte Edoardo. Il belga infatti ha avuto un'ottimo avvio: 7 birdies (di cui 6 consecutivi) nelle prime 9 buche e un -7 complessivo che lo lancia subito leader, pur in compagnia di Gonzalez e Kieffer. Giornata in chiaroscuro, invece, per Matteo Manassero: la stella veronese è al momento in 24/a posizione (-2 sotto il par), frutto di 5 birdies ma anche 3 bogeys. "E’ stato un giro discreto - commenta Manassero -. Non è mai facile partire al massimo il primo giorno, quindi posso ritenermi abbastanza soddisfatto. Ho giocato bene dal tee, mentre dal fairway non ho sfruttato nel migliore dei modi molte occasioni per mettere a segno dei birdie. I green si sono rivelati difficili da leggere, nascondono pendenze insidiose". Ancora più indietro il campione uscente, Gonzalo Fernandez Castano. Lo spagnolo, alla caccia del terzo Open d'Italia della carriera, e’ 44/o a -1 dal par. Per lui 4 birdies ma anche un passaggio a vuoto nelle prima metà del giro: un doppio bogey alla buca 6 e un bogey alla 7. Domani il secondo giro, dopo il quale ci sarà il taglio che lascerà in gara i primi 65.
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