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CANAVESE. Coldiretti dice sì al Distretto del cibo, ma no al consumo di suolo

CANAVESE. Coldiretti dice sì al Distretto del cibo, ma no al consumo di suolo

Bruno Mecca Cici

CANAVESE. Coldiretti Torino offre collaborazione alla Città metropolitana di Torino per realizzare, anche in Canavese, il Distretto del cibo, ma chiede di accantonare i progetti che prevedono consumo di suolo. Ieri una delegazione di bandiere gialle, con il presidente Bruno Mecca Cici e il direttore Andrea Repossini, ha incontrato la consigliera metropolitana delegata allo Sviluppo economico Sonia Cambursano, per discutere sul Distretto del cibo, nuovo strumento di promozione dei valori agroalimentari del territorio: l'obiettivo è favorire la valorizzazione delle produzioni agricole e agroalimentari e del paesaggio rurale, e garantire la sicurezza alimentare diminuendo l'impatto ambientale delle produzioni. "Non ha senso però un Distretto del cibo - sottolinea Mecca Cici - in un territorio dove si presentano grandi progetti che distruggono il suolo. Lo stesso suolo che produce proprio il cibo che si vuole valorizzare". Il riferimento è al progetto di variante alla statale del Gran Paradiso, "che devasterà una buona parte di terreni fertili lungo il Malone tra Lombardore e Front. Siamo pronti a collaborare per il Distretto del Canavese - concludono dalla Coldiretti -, ma vogliamo lo stop al consumo di suolo".
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