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Corio

"Maggioranza senza coordinamento, la mano sinistra non sa cosa fa la destra..."

È il bilancio del consigliere di minoranza Sergio Motta

Sergio Motta

Sergio Motta

"Nella maggioranza manca un coordinamento, pare quasi che la mano destra non sappia cosa fa la sinistra...". Il bilancio del capogruppo di minoranza a Corio, Sergio Motta, è tutt'altro che positivo. Parla dell'attività dell'amministrazione del paese, guidata dalla Giunta di Susanna Costa Frola, in carica dal 2019 al suo secondo mandato.

"Abbiamo presentato - prosegue Motta - circa settanta interrogazioni: dei problemi che indicavamo ne sono stati risolti forse due o tre. Le altre non sono state prese in considerazione, talvolta con motivazioni pittoresche". Sono tante le cose che, secondo Motta, non funzionano come dovrebbero. Dopo quasi quattro anni di mandato ce ne dice diverse. Ecco le più eclatanti.

"Non dispongono degli strumenti culturali per capire cosa fare..."

C'è ad esempio la proposta, di cui Motta rivendica l'origine "popolare" perché richiesta dagli anziani del paese, di realizzare delle panchine in piazza Donatori di Sangue, dove si tiene periodicamente il mercato cittadino. "Ci è stato detto - spiega Motta - che non avremmo potuto realizzarla in quanto i vandali le romperebbero. Ora però io mi chiedo dove siano questi vandali, e perché dovrebbero prendersela con le panchine. Non mi pare che facciano danni in giro". 

C'è poi la questione degli edifici fatiscenti. Motta cita quelli in centro, soprattutto in via Cavour e in via Regina Margherita. Edifici di proprietà di privati che l'amministrazione, spiega Motta, potrebbe sollecitare a mettere a posto. Il rischio è che gli edifici fatiscenti un giorno possano crollare e fare grossi danni.

Piazza Donatori di Sangue

"Ci è stato detto - racconta il capogruppo di minoranza - che non riuscirebbero a risalire alla proprietà degli immobili perché possono solo verificare che venga pagata l'Imu. Ma di colui che paga l'Imu è disponibile il codice fiscale, e quindi può essere identificato... evidentemente si tratta di un'operazione troppo complessa per l'amministrazione coriese".

Niente, per Motta "non dispongono degli strumenti culturali per sapere cosa fare...". Per il capogruppo mancherebbe anche "la capacità di organizzare qualcosa: ho proposto di mettere in piedi un Museo della fotografia, poteva essere un modo per portare gente in paese e per portare della cultura. Ho tantissimo materiale [Motta è un fotografo, ndr] ma non è stata trovata una stanza per la mostra...". 

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