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LEINÌ. Faccilongo: “Qui c’è una maggioranza autoritaria che vuole una minoranza asservita”

LEINÌ. Faccilongo: “Qui c’è una maggioranza autoritaria che vuole una minoranza asservita”

Francesco Faccilongo, consigliere di Progetto Leini

È durissimo il commento di Progetto Leinì e del suo capogruppo, Francesco Faccilongo, in merito a quanto è accaduto durante l’ultimo Consiglio Comunale. Democrazia - commentano dalla lista - è dialogo, confronto (talvolta anche acceso e aspro), incontro, mediazione, compromesso, disponibilità. In senso lato questa è democrazia, tranne a Leini. A Leini la maggioranza targata Pittalis pretende, con fare autoritario, che l’opposizione le sia asservita”. E si arriva a quanto successo durante l’ultima seduta del parlamentino quando la minoranza ha presentato una mozione (poi respinta) per richiedere il restauro della lapide di don Capirone. “E così capita - proseguono da Progetto Leinì - che il capogruppo di maggioranza, senza nemmeno troppi giri di parole, sussurri all’orecchio di un consigliere di opposizione che quand’anche le iniziative proposte dall’opposizione siano utili per i leinicesi se non condivise preventivamente con la maggioranza le stesse saranno sempre bocciate. Sempre. Capito il concetto? O ci dite le cose prima e se ci piacciono ce le intestiamo noi come maggioranza oppure “non porterete mai niente a casa”. Bel modo di intendere la democrazia. Bel modo di cercare dialogo e confronto con le forze di opposizione. Forse alla maggioranza sfugge che siamo entità politiche (e culturali) differenti, diversamente ci saremmo candidati tutti insieme. Forse alla maggioranza sfugge che nei loro tre anni di mandato non hanno mai condiviso nulla con le opposizioni, salvo qualche rara eccezione col gruppo di centro destra, e non hanno mai tenuto conto delle esigenze dei consiglieri di opposizione, nemmeno per i due medici nel pieno della pandemia”. Una comportamento che, in quel di Leinì, spiegano Faccilongo e Co, non si era mai visto. “Forse alla maggioranza - concludono Faccilongo e Co - sfugge che a Leini mai nessuno si è comportato così, nemmeno le maggioranze più discusse e chiacchierate.Si può condividere o meno l’iniziativa dei gruppi consiliari, si può votare a favore o contro ma non si può castrare l’iniziativa dei consiglieri di opposizione democraticamente eletti tanto quanto loro. Denunceremo pubblicamente e senza sconti ogni sopruso, ogni violazione della democrazia, ogni atteggiamento al limite del buon gusto istituzionale. Sempre”.
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