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NIZZA. Madre racconta, "ho visto la morte sul volto dei miei figli"

"Era una serata di festa, si è trasformata in un incubo che segnerà per sempre le nostre vite".

Piange Marlena quando, davanti all'ospedale di Nizza, racconta il terribile attentato che ieri sera ha sconvolto la Francia.

"Tenevo per mano i miei quattro figli - racconta - poi all'improvviso le urla della gente e quel tir che ci è passato accanto andando a zig zag e schiacciando tutto e tutti". Per un attimo non ha più visto i figli: "E' stato per pochi secondi - dice - quando li ho rivisti avevano il terrore sul volto e sui vestiti il sangue di tutti quei morti. Fisicamente stanno bene, ma sono sotto shock - conclude -: dicono che non vogliono mai più uscite di casa". 

Il traffico delle auto e dei mezzi pubblici comincia a riprende a Nizza, anche se la città è ancora sotto choc per l'attentato di ieri sera. E sulla Promenade des Anglais, che resta chiusa, è iniziato un lento pellegrinaggio per rendere omaggio alle numerose vittime. Sono tante le persone, francesi ma anche stranieri, che raggiungono in silenzio le transenne dei posti di blocco. Guardano da lontano il tir che ha seminato morte e terrore tra la folla assiepata per Festa nazionale francese. Molti piangono davanti a questa scena surreale, dove gli unici rumori sono quelli delle sirene dei mezzi di soccorso e degli aerei che atterrano e decollano dall'aeroporto cittadino.

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