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SETTIMO TORINESE. Evaso da comunità, vendetta probabile movente aggressione

SETTIMO TORINESE. Evaso da comunità, vendetta probabile movente aggressione
Potrebbe essere la vendetta il movente che ha spinto Giuseppe Pilone ad aggredire un ex vicino di casa. Furono proprio i vicini che nel giugno 2012 portarono le forze dell'ordine nell'abitazione dove Pilone teneva mummificato il cadavere del padre. Pilone, disoccupato, aveva gettato cemento a presa rapida in bocca al defunto, poi lo aveva custodito per otto mesi in un sacchetto di nylon. La madre Alfonsina Fina, 91 anni, morì qualche giorno dopo l'arresto del figlio, che fu indagato per maltrattamenti anche nei suoi confronti. A dare l'allarme, allora, furono proprio i vicini di casa di Pilone, cosa che spiegherebbe, secondo i carabinieri, il desiderio dell'uomo di vendicarsi. Pilone è evaso da una comunità terapeutica di Sanfré, nel Cuneese, dove era in cura, all'alba di ieri mattina. Con lui c'era un complice di cui si sono perse le tracce. L'uomo non ha detto come ha fatto a tornare a Settimo Torinese dove, in un supermercato, ha acquistato il martello con cui ha aggredito l'ex vicino di casa. Quest'ultimo, 55 anni, è riuscito a divincolarsi e a fuggire dando l'allarme. Quando i carabinieri sono arrivati nell'appartamento hanno trovato Pilone seduto sul divano sporco di sangue.
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