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VEROLENGO. Ecco la lista dei 5 stelle

VEROLENGO. Ecco la lista dei 5 stelle

Sandro Franchi, candidato sindaco Movimento 5 Stelle impegnato nel tour di Verolengo e frazioni

Il Movimento 5 Stelle c’era, da mo’. C’è e ci sarà alle elezioni amministrative di Verolengo. Nonostante il cosiddetto decreto Delrio, che ha fatto “impennare” il numero di candidati da mettere in lista da sette a dodici. “Ma noi se il venerdì hanno approvato il decreto, il sabato mattina avevamo già la lista pronta. Questo per dire che nonostante lo scarso fair play di un Governo che fa di tutto per rendere la vita difficile nei piccoli comuni, noi siamo talmente tanti e abbiamo talmente tanto entusiasmo e voglia di partecipare, che difficilmente potranno metterci il bastone tra le ruote in questa maniera...”. Parole e musica del candidato sindaco dei grillini verolenghesi, Sandro Franchi.
La lista dei 5 Stelle, dunque, sarà formata da: Annalisa Matta, Nadia Birocco, Maurizio Cammaroto, Roberto Girella, Maurizio Silvi, Carlo Comoglio, Stefano Daniele, Luigia Ponzetto, Isabella Cassarino, Angelo Burgio, Silvano Cassina e Lorenzo Cirillo. Età media compresa tra i trenta e i cinquantacinque anni.
E’ da diverso tempo che abbiamo deciso di metterci completamente in gioco - spiega il candidato sindaco Franchi -. Ogni fine settimana siamo presenti con i nostri stand a Verolengo, abbiamo cominciato a girare per le frazioni per portare le nostre idee ed accogliere i suggerimenti dei cittadini.  Abbiamo organizzato anche incontri cui hanno partecipato anche il consigliere regionale Davide Bono e il senatore Alberto Airola. Insomma, ci stiamo dando un gran da fare. L’unica cosa che mi spiace dover far notare è che anche a Verolengo, così come a livello nazionale, c’è davvero poco fair play. Non mi piace il clima che si respira in questo periodo, nè determinati atteggiamenti di chi sembra non voler far esprimere al meglio gli altri candidati. Non è così che intendo una campagna elettorale: un’elezione, in democrazia, dovrebbe essere la libera espressione di ciò che si può dare per la comunità, non la preoccupazione di non dover far esprimere l’altro...”.
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